Omelia del parroco per la Messa esequiale di Franco Pizzuto

Castronovo di Sicilia , 06 Agosto 2012 – ore 9,30

Il sommo poeta Dante Alighieri , nella Divina Commedia ,  nel canto 26 dell’inferno , ai versetti 118,119 e 120 così si esprime  : –

“Considerate la vostra semenza ,

fatti non foste a viver come bruti ,

ma per seguir virtute e canoscenza ! “

Questa frase che il poeta fa pronunciare ad Ulisse , fa da sprone , da stimolo , perché ricorda agli uomini di non essere stati creati per vivere come bestie , come animali , ma per raggiungere la virtù e la conoscenza  , per vivere secondo la legge morale e la vera sapienza .

Arrivati come siamo al 2012 , agli inizi del terzo millennio dell’era cristiana , mi domando – dopo quello che è successo sabato scorso – se oggi veramente viviamo seguendo un’etica morale , seguendo la legge di Dio .

I valori fondamentali sui quali , un tempo , si basavano la società e la famiglia sono oggi , purtroppo , in crisi profonda, in profondo rosso ; il degrado morale si fa sempre più strada mentre ci abbrutisce e ci cambia totalmente la vita . Ricordiamoci però che al degrado morale ed alla violenza in ogni sua forma si può e di deve reagire con fermezza . Vivere da bruti è vivere una vita noisa , povera , infelice ed in solitudine . Invece vivere con la virtù e la conoscenza significa essere felici , orgogliosi della vita che ci ha dato il Signore e che nessuno ci può e ci deve togliere . La vita infatti è sacra e guai a chi la offende .

Gesù , prima di essere arrestato nell’orto degli ulivi , rivolgendosi all’apostolo Giuda Iscariota , il traditore , lo chiama “ amico “ . “ Amico , con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo ? ” Anch’io stamattina mi permetto di rivolgermi alle persone che sabato scorso hanno appiccato il fuoco in vari punti del territorio castronovese , dicendo loro : “ Amici  ma cosa credete di avere fatto ? come fate a sentirvi a posto , a stare ritti , in piedi , quando invece dovreste stare con la faccia a  terra in segno di penitenza e di dolore , quando nella coscienza – se ne avete – dovrebbe pesarvi l’omicidio commesso con  la morte del carissimo e buon Franco ? Come potete vivere con questo peso , con questo rimorso che vi accompagnerà per tutta la vita ? Come potete guardare negli occhi le altre persone pensando a quello che avete causato distruggendo una vita ed una famiglia ? Cosa direte agli affranti genitori Pina e Calogero , cosa direte al fratello Benedetto e soprattutto cosa direte alla sposa Rosuccia ed ai tre angioletti , i piccoli Alessandro , Lorenzo e Luca ? Camuffandovi nella società di oggi , spesso strana , deludente e scostante , potete benissimo pensare di farla franca , di non correre rischi e quindi di non avere paura di incappare nella giustizia umana spesso lenta ed incerta ; ma non non potrete mai e poi mai sfuggire alla giustizia di Dio , una giustizia severa e veloce che scruta e squarcia in profondità reni e cuore.

Dio c’è e vi vede e già vi ha giudicato .

Dante Alighieri , sempre nella sua Divina Commedia propone

”la legge del contrappasso “ e la attribuisce come prassi punitiva ed espiatrice , che fa soffrire il contrario di ciò che si è fatto di male agli altri con l’aggiunta di altre sofferenze e torture,  Nino Martoglio in una sua opera la chiama : – “U contra “ . Nel diritto romano la norma da seguire per molti casi era la seguente : – “ Contraria contrariis curantur ” .

Nel vecchio testamento veniva chiamata la “legge del taglione“ meglio conosciuta con la frase: –  “occhio per occhio e dente per dente“. Nel nuovo testamento si legge  che “chi di spada ferisce , di spada perirà “ . Noi oggi siamo soliti dire :“ chi la fa , l’aspetti“.

Io , invece di seguire le norme e le consuetudini sopra elencate , a voi ignoti che vi siete macchiati della morte del buon Franco dico: – pentitevi e fate ammenda del vostro crimine. Non vi basterà una vita di rimorsi per saldare un debito così grande con Dio, con tutta Castronovo ( il paesaggio deturpato ed i cittadini offesi ed indignati ) , con tutti gli operatori del servizio antiincendio e con le forze dell’ordine che mettono costantemente a repentaglio la loro vita per proteggerci e difenderci . Ma sopratutto non vi basterà una vita di rimorsi e di rimpianti per saldare un debito così grande con la famiglia Pizzuto alla quale sinceramente, in questo momento, manifestiamo – tutti quanti – la nostra vicinanza , il nostro affetto con un grande simbolico abbraccio che tutti ci unisce in questa grande e speciale celebrazione eucaristica , memoriale perpetuo della nostra redenzione.

Ciao Franco, vivi in pace , vivi in Dio. Amen!

Padre Onorio