Don Giuseppe Salvato Collura – Prete novello


Carissimi fedeli ,

carissimo Giuseppe confratello nel Sacerdozio .                                   

è tradizione a Castronovo di Sicilia , nella prima messa di un novello sacerdote , che sia il Parroco a tenere l’omelia . A me , allora il graditissimo compito oggi di dire qualcosa in questa occasione così solenne ed allo stesso tempo così familiare ed alla quale non potevo sottrarmi perché sono fermamente convinto che una delle gioie più grandi per un Parroco è il vedere nascere , crescere e realizzarsi una vocazione al Sacerdozio o alla vita religiosa .

Dal 1953 ad oggi ho avuto modo di partecipare con piacere agli ingressi di ben sei novelli Sacerdoti : Don Vincenzo Martorella ( Missionario OMI in Canadà) , Padre Celestino Ciminato , Don Vitale Traina (Fidei Donum-TO) , Don Enzo Azzarello dei Padri Giuseppini del Murialdo (TO)  , Padre PierGiovanni Di Franza (ordinato Sacerdote in questa nostra Chiesa Parrocchiale) e Padre Pietro Montalbano.

Non potrò mai dimenticare il mio solenne ingresso in paese l’undici luglio del 1965 : sacerdote ad appena 22 anni di età.

Oggi però siamo tutti uniti e rivolti al carissimo festeggiato il nostro Don Giuseppe Salvato Collura.

“Rendete grazie al Signore perché è buono , perché il suo amore è per sempre “ . Con le splendide parole del salmo 117 , voglio lodare conn voi il Signore , in questo giorno in cui siamo vicini a Don Giuseppe che celebra la sua prima messa in Parrocchia . Chiamato e scelto nella comunità parrocchiale di Castronovo è da oggi sacerdote nella comunità universale della Chiesa . Ora è lui a presiedere questa Eucaristia , questo solenne  “rendimento di grazie” .

Lasciatemi allora provare a dare voce , con semplicità di cuore ,  alle tante voci che oggi ringraziano il Signore.

Rendete grazie al Signore voi genitori Angelo e Sara perché vostro figlio ora è “un altro Cristo” , impregnato di Lui , ma sempre vostro figlio e sarà sacerdote con i tratti umani che voi gli avete trasmesso. Ora cara Maria Grazia tuo fratello è fratello universale di tutti e “figlio” di questa comunità, ma verrà chiamato “Padre” anche da chi gli può essere bisnonno come i vostri presenti bisnonni Luigi e Maria .

Rendi grazie al Signore comunità parrocchiale di Castronovo perché il Signore ha volto il suo sguardo su un tuo bambino , chierichetto , animatore , catechista , ministro straordinario della Comunione . Ora lui è qui : è uscito dalla sua terra per fare entrare gli uomini nella terra di Dio .

Rendete grazie al Signore amici e coetanei di Giuseppe perché un vostro amico è prete : non ha sprecato la sua vita – come alcuni credono – non ha buttato via la sua giovinezza ma l’ha data al Signore per il bene dell’umanità. Avete un amico scelto da Dio non perché è il più intelligente , il migliore , il più simpatico ; non perché è un sociologo , un filosofo o un teologo. No , tutto questo passa . Ma perché Dio lo ha voluto ministro , servo , uomo dell’ultimo posto , perché il nostro Dio è fantasioso , fantastico , fantasmagorico , capace di fare risplendere nelle povere mani degli uomini le sue cose più belle . E cosa c’è di più bello di trasmettere la fede , la vita , la gioia ? Cosa c’è di più bello per una vita che donarla per amore ? “C’è più gioia infatti nel dare che nel ricevere”. Contemplate allora ciò che il Signore ha operato con noi e per noi e ringraziamolo con tutta la voce che abbiamo . Siamo una comunità viva , dove la Chiesa ancor prima di essere di mattoni e di cemento è fatta di persone generose , pronte a vivere il Vangelo . Giuseppe qui ha respirato tutto questo ed ora lo trasmette a tutti noi . Sono molti a dire grazie oggi , ma molti di più ringrazieranno Dio tramite te Giuseppe , da ora in poi , se con la tua vita indicherai Gersù : in nessun altro c’è salvezza. Nel suo nome , non nel tuo , centinaia di persone sperimenteranno la salvezza se tu sarai un pastore secondo il suo cuore , aiutandoli a riconoscere non la tua voce, ma la voce di Dio . Renderanno grazie tutti coloro che servirai con umiltà ,con fedeltà , con freschezza , con mansuetudine e con pazienza , se conoscerai una per una le pecore a te affidate , gioiendo con chi gioisce e piangendo con chi piange senza cadere nel rischio dell’abitudine , del fare le cose perché si devono fare o perché le fanno tutti , nella tentazione del mercenario che scappa davanti ai tanti lupi  di oggi . Renderanno grazie se sari capace , quando la gente si accosterà a te in ginocchio , per chiedere il perdono , a metterti in ginocchio davanti a loro , a chinarti sulle ferite dell’umanità , per curarle come il Buon samaritano , con l’olio della consolazione ed il vino della speranza. Renderanno grazie se scegli la parte del servo e non di quello che viene servito. Renderanno grazie se sarai apostolo di misericordia sempre , comunque e dovunque . Non avere paura di essere misericordioso , anzi spargi a piene mani misericordia e perdono , perché bontà e tenerezza è il Signore. Renderanno grazie se sarai uomo di comunione , sempre pronto ad unire e mai a dividere ; se serai prete in uscita non aspettando che gli altri vengano a cercarti , ma andando tu a cercarli evitando il rischio – tipico di alcuni preti – delle comodità , della rigidità , della formalità , per aamminare invece nei sentieri del cuore della gente , delle famiglie , dei giovani ; sentieri che a volte si fanno complicati o diventano valli oscure dove è difficile capirci qualcosa se non affidandoci ed affidandoli a Dio . Renderanno grazie se sarai crocifisso con il Crocifisso , mangiato come il Pane della vita che tu tra poco donerai con le tue mani consacrate. Se avrai  mani pronte solo a donare e mai a prendere : A volte potrai sentirti scartato , messo da parte , incompreso , deluso – perché anche noi preti conserviamo – e viva Dio – la nostra umanità – ma allora ti unirai più profondamente alla Pietra scartata dai costruttoti che però diventa la Pietra d’angolo. Si, anche quando noi Sacerdoti diciamo cose stupende e toccanti o compiamo cose grandi , avvertiamo trutto il peso della nostra umanità povera e fragile : Dio non ha scelto degli Angeli per farne dei preti , come non ha scelto gli uomini migliori per farne Apostoli. Siamo uoimini diversi per nascita , formazione , carattere , uomini tuttavia accomunati dall’unica risposta data con generosità pur nella consapevolezza di essere deboli e peccatori e che ci permette di dire:“ Il Signore ha fatto grandi cose per noi “.

Voglio ora che questo grazie sia anche e soprattutto per il nostro Seminario Arcivescovile , dove generazioni di sacerdoti della nostra diocesi come anche il Venerabile Sem. Pietro Di Vitale hanno imparato a declinare il proprio ministero sui passi del Vangelo delle Beatitudini.

Giuseppe ti auguriamo di essere uomo in mezzo agli uomini , portando loro Dio che non potrai mai donare agli altri se tu non sei in perfetta ed intima comunione con Lui . Così vivrai per Lui e con Lui che deve essere il centro della tua vita . Prega con Gesù , opera con Gesù , ama come Gesù , sia Lui e Lui solo la tua vita. Porta sempre con te i segni della fede ricevuti  nella formazione che ti è stata data all’interno della famiglia e del Seminario : il desiderio e la ricerca dell’unità , la costanza nella carità , l’assiduità nella preghiera , il dono sofferto del perdono . Non aspirare mai a titoli e ad onorificenze e paludamenti umani che sanno soltanto di stantio e di anacronismo , Sii solo e semplicemente Giuseppe.

Nella sagrestia della nostra Chiesa Madre c’è da sempre affisso a parete un quadretto con una frase latina che recita così . “ Sacerdos celebra Missam ut primam , ut unicam , ut ultimam ! ” Sacerdote : – celebra la Messa come se fosse la prima (che emozione) , come se fosse l’unica (che impegno) , come se fosse l’ultima (che intensità ) .  Sia questa la tua scelta , il tuo impegno , il tuo premio .

Carissimo Giuseppe :  a nome di tutta la comunità parrocchiale che ti ha visto , seguito , amato in tutti gli anni del Seminario ti affido a Gesù Buon Pastore ed alla Vergine Maria . Ti sostengano nelle difficoltà , ti prendano in braccio ,ti facciano sentire sempre :“ sacerdote in eterno” .

Un  forte abbraccio dal tuo Parroco con gli auguri più sinceri perché tu possa prendere decisamente e responsabilmente in mano la tua vita e farne davvero un capolavoro . Auguri!

                        Don Onorio Scaglione